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Mercoledì, 02 Marzo 2016 00:00

Puglia-Cerignola: dalle Saline di Margherita di Savoia al Santuario Madonna di Ripalta sull'Ofanto, una valle ricca di biodiversità tutta da scoprire

Antica Enotria, la masseria Contessa Staffa, si trovano in un'area di rilevanza turistico- paesaggistica molto interessante per l'offerta di attrazioni da visitare; è un'area ancora in buona parte da scoprire e quindi da valorizzare. Stiamo parlando della zona che idealmente facciamo partire dal mare con le Saline di Margherita di Savoia che sono visitabili consultando il sito web di riferimento www.margheritadisavoia.com

 

Un natura caratterizzata da montagne immense di sale che oltre alla ricchezza economica costituiscono un'oasi naturale per numerosi animali tra cui i famosi fenicotteri rosa.In passato erano chiamate ''Saline di Barletta'' perchè Margherita era una frazione del comune di Barletta, sono le più importanti d'europa e le seconde nel mondo. Nelle saline il sale assume tutte le sfumature del rosa creando uno spettacolo unico e suggestivo.

casa

Siamo nei luoghi delle città d'arte di Andria, Barletta e Trani. Un triangolo di storia tra i più importanti d'italia.Risaliamo verso Cerignola troviamo il Santuario di Ripalta noto per l’icona bizantina di Maria SS. Di Ripalta che è l’unico esemplare superstite in Puglia di Madonna con Bambino in trono. Luogo da non perdere per la sua architettura e per la storia che racchiude.

Da qui, potremmo dire, si apre la parte mediana della Valle dell'Ofanto ricca di biodiversità. “La valle Ofantina è una delle terre promesse nell’Italia Meridionale. Oh, se fosse conosciuta da tutti gli Italiani!” (Cosimo De Giorgi, geografo – 1880) Differenti sono le specie animali e vegetali. Gli animali rappresentano l’aspetto più appariscente e più spettacolare dell’Ofanto, molto interessante per gli appassionati di fotografia naturalistica. Tra tutti possiamo citare l’airone rosso e il cenerino, la bianchissima garzetta e la sgarza ciuffetto. Tra i mammiferi, la cui esistenza è strettamente dipendente dalle zone umide, spicca la lontra predatore indicatore di una rilevante biodiversità, ma anche altri piccoli predatori come la puzzola e la volpe; tutti insieme formano oltre 60 specie d’interesse naturalistico che trovano lungo il fiume un ambiente favorevole alla riproduzione.

La Valle dell'Ofanto, oltre che per la biodiversità, vale un gita per il paesaggio che attraversa caratterizzato da ulivi, viti, oggi coltivate insieme a carciofi e peschi.  

ITINERARI RELIGIOSI DELLA VALLE DEL FIUME OFANTO http://www.consorzioproofanto.it/ 

Si è costituito recentemente un Consorzio Pro Ofanto che di intesa con le autorità ecclesiastiche e le amministrazioni locali ha lanciato un Progetto per lo sviluppo di itinerari religiosi nella valle dell'Ofanto che prevede: 

  • itinerari spirituali, con visite guidate ed organizzate grazie alla competenza dell’Opera Romana Pellegrinaggi, ai Santuari di: Barletta, Santa Madonna dello Sterpeto, Minervino Murge, S. Madonna del Sabato, e la Grotta di San Michele,  Cerignola, Maria Ss. di Ripalta, San Gerardo Maiella di S. Angelo dei Lombardi (Av.), alla Cattedrale di S. Stefano e alla Chiesa di S. Giuseppe (XIII sec.) in Trinitapoli, e alla Cattedrale romanica di Barletta;
  • itinerari storico – culturali, con visite guidate – in collaborazione con Italia Nostra o Fondo Ambiente Italia - ai siti archeologici esistenti, con particolare riguardo a: quello di Canosa di Puglia, antichissima città che è un vero e proprio Museo all’aperto (Ipogei del IV-I sec. a.C., Arco di Traiano (II sec.) e Castello normanno – svevo); Canne della Battaglia, in agro di Canosa di Puglia; percorso dei Castelli federiciani, presenti in Puglia nord barese e dauna, oltre che in Basilicata; fino ai Castelli longobardi dell’Irpinia; e alle antiche abbazie e chiese rupestri;
  • itinerari naturalistici e sportivi, in collaborazione con gruppi di scoutismo, di volontariato e di protezione civile, associazioni sportive dilettantistiche locali e regionali;
  • itinerari eno – gastronomici, con visite guidate alle storiche masserie, come la nostra di Contessa Staffa ove nella tradizione si svolgevano dopo la vendemmia le tradizionali feste rurali; in collaborazione con le associazioni territoriali degli agricoltori e coltivatori, assaggiatori di vino e di olio.

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